<<Un fenomeno in crescita, ma rispetto al quale, rispetto a qualche anno fa, i cittadini sono diventati molto attenti e collaborativi>>.

Il comandante della Polizia locale di Trecate Pier Zanatto fa questa premessa nel commentare, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne,i dati che riguardano i casi di violenza di genere in città.

<<Nel 2021 – spiega il comandante – abbiamo arrestato tre soggetti maltrattanti, nel 2022 ancora tre arresti e una denuncia a piede libero e nel 2023, per il momento, siamo a cinque denunce a piede libero alle quali si aggiungono due attività d’indagine su delega della Procura della Repubblica. L’attività dei nostri agenti si svolge in un momento particolarmente delicato: quello legato all’emergenza e alla richiesta di un pronto intervento per tutelare la vittima. Ci si trova di fronte a casi di donne violentate, percosse e completamente annichilite, spesso ci si deve misurare anche con l’aggressività dell’autore del maltrattamento. In questa fase il primo compito  quello di soccorrere la vittima, con la quale solo successivamente e in altre sedi sarà possibile stabilire un rapporto più profondo secondo quanto previsto dagli approcci tecnici legati al “codice rosso”. Tuttavia i tre ufficiali e sottoufficiali che sono in particolare preparati a intervenire in questi casi riescono sempre a stabilire un minimo di empatia con la vittima e a farle capire che c’è qualcuno che si sta occupando di lei e che non è sola. Pur avendo come comune denominatore la violenza, ogni caso è un caso a sé e di fronte a ogni caso ci si forma sul campo anche con la propria umanità. Detto ciò non possiamo che ringraziare per la collaborazione, la disponibilità e la preparazione degli operatori del Centro antiviolenza di Novara e del Consorzio Cisa Ovest Ticino, tra i nostri primi interlocutori nella gestione dell’emergenza, in grado di dare nell’immediatezza il sostegno concreto e materiale del quale la vittima ha bisogno>>.

Il comandante sottolinea infine che <<fortunatamente la percezione del problema da parte dei cittadini è molto più attenta rispetto a qualche anno fa: oggi i vicini di casa sono molto più presenti e, quando realizzano la gravità di una determinata situazione, ci chiedono subito di intervenire, anteponendo la tutela della vittima a tutto il resto. E’ positivo realizzare che molti sono disposti a “metterci la faccia” apertamente: possiamo pertanto presumere che da parte dell’opinione pubblica si sia verificata una crescita di consapevolezza e di senso civico probabilmente dovuti anche al fatto che, al di là dei raccapriccianti fatti di cronaca, di violenza di genere si parla con una certa continuità e non solo sporadicamente. E questo – conclude il comandante – è ciò che bisogna continuare a fare>>.violenza genere