Nella mattinata di oggi, giovedì 25 novembre, si è tenuto il primo degli appuntamenti organizzati dalla Città di Trecate, con la collaborazione di alcune realtà locali,in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: è stata infatti inaugurata una nuova “panchina rossa” per ribadire l’opposizione alla violenza di genere. La cerimonia si è svolta alla presenza del vicesindaco Rossano Canetta, del consigliere incaricato per le Pari opportunità Michela Cigolini, della presidente della cooperativa sociale “Liberazione e speranza” (gestore del Cento Anti Violenza di Novara) Elia Impaloni, del commissario della Questura di Novara Giacomo Sapio, del comandante della Stazione dei Carabinieri di Trecate Giovanni Ferrara, del comandante della Polizia locale Pier Zanatto, del presidente del Consiglio comunale Giorgio Ingold, del consigliere comunale Raffaele Sacco, del presidente del Gruppo “Amici 52” Giancarlo Antonietti, del presidente Piero Carletti e i rappresentanti del locale Gruppo Alpini “A.Geddo”.
Il consigliere Cigolini ha spiegato <<il perché di una nuova panchina rossa nella nostra città: fino a quando non finirà ogni forma di violenza nei confronti delle donne, in quanto donne e in quanto esseri umani, le panchine non saranno mai abbastanza. Faccio però due considerazioni tra loro collegate e collegate al luogo che abbiamo scelto per la nuova panchina. Il parco Cicogna è molto amato e molto frequentato dai Trecatesi: questa nuova “presenza” esige il rispetto di tutti, perché tutti siamo figli di una donna. E questo lo dovremmo ricordare sempre. Sarà una presenza squillante ed insolita, che sarà un invito a riflettere tutti i giorni sull’assurdità di persone ancora violate nel profondo in una società civile. Inoltre, mi piace pensare che saranno dei genitori e dei nonni a dover spiegare ai loro figli e nipoti il perché di quel colore insolito e squillante in mezzo al verde di questo parco: se saremo riusciti, con questo gesto, a incuriosire i bambini e a indurre gli adulti a spiegare l’importanza di opporsi sempre a violenza e soprusi, allora, con la nostra panchina, avremo raggiunto l’obiettivo di fare cultura di parità e di spargere tra i più piccoli un seme destinato a dare solo buoni frutti. Voglio inoltre esprimere la nostra piena solidarietà e vicinanza nei confronti delle donne iraniane: sono proprio le donne, uccise, violentate, incarcerate, che stanno guidando la ribellione e segnando il cammino di questo Paese nella conquista della libertà>>.
Il vicesindaco Canetta ha dal canto suo espresso <<tutta la vicinanza umana nei confronti delle vittime di violenza di genere. Oggi celebriamo una Giornata che trova il proprio significato e ricordo di eventi che si sono verificati nell’America latina, con la quale le donne di tutto il mondo condividono, purtroppo, un fenomeno che può essere cambiato solo attraverso un percorso culturale e di costante sensibilizzazione, in particolare delle giovani generazioni, e rispetto al quale dobbiamo sentirci impegnati e opporci ogni giorno>>.
Elia Impaloni ha fatto notare <<con grande piacere la presenza nutrita di uomini a questo momento: segno, questo, che non siamo mai sole nell’affrontare il problema. La presenza della panchina in un parco è un messaggio che rivolgiamo, come detto, ai bambini per educarli a valori fondamentali. Non dimentichiamo i bambini, che sono le seconde vittime delle violenze perpetrate ai danni delle loro mamme, un trauma dal quale è difficile riprendersi: quanti ne abbiamo accolti in questi anni. Anche la loro tutela deve diventare un nostro obiettivo>>.
Il commissario Sapio, il comandante Ferrara e il comandante Zanatto hanno evidenziato <<l’impegno che vede le forze dell’ordine impegnate quotidianamente nelle azioni contro la violenza dai mille volti che molte donne subiscono fuori e dentro il proprio nucleo familiare. E’ importante renderci sempre prossimi, presenti e solidali, è importante un’azione di rete e congiunta ed è importante anche la collaborazione con le realtà che sostengono e aiutano le vittime>>.
Gli interventi sono stati intervallati da brani musicali <<eseguiti, in modo davvero commovente, dalla violinista Agnese Jurkowsa e dal chitarrista Chicco Romussi, che ringraziamo per la disponibilità insieme con la dirigente Marta Sogni e il personale del Settore Pari opportunità del Comune, che ci hanno coordinato l’organizzazione dell’iniziativa>>.
Oggi alle 15, nella chiesa del cimitero, su iniziativa della Consulta dei Servizi cimiteriali, è stato recitato il rosario in ricordo delle vittime di femminicidio e anche per sostenere tutte le donne che vivono il dramma della violenza.
Questa sera alle 19.30, nell'auditorium "Invernizzi", messo a disposizione dalla Parrocchia, si terrà la cena di gala organizzata in collaborazione con il gruppo "Amici 52". Nel corso della serata sarà inoltre possibile ammirare le immagini sul tema realizzate dalla fotografa Marina Caccia e l'installazione della scultrice Florine Offergelt, oltre che ascoltare la testimonianza di Giovanna Zizzo, madre di una giovanissima vittima di violenza purtroppo scomparsa. I fondi raccolti, con offerta libera, saranno destinati al progetto "Spazio donna" del Centro antiviolenza di Novara. Nella serata di domani, sabato 26 novembre, nella chiesa di San Francesco, la Schola Cantorum "San Gregorio Magno" e il maestro Mauro Trombetta proporranno un concerto-evento, con inizio alle 21, intitolato "Amore Morte": anche in questo caso le offerte saranno destinate al Centro antiviolenza di Novara.