L'Amministrazione comunale, con propria deliberazione di Giunta, ha approvato, a partire da quest'anno, l'istituzione del riconoscimento alla "Donna Trecatese dell'anno" nell'ambito delle attività istituzionali a difesa delle pari opportunità.
«Il riconoscimento - spiegano il Sindaco Federico Binatti e il Consigliere incaricato alle Pari Opportunità Michela Cigolini - verrà attribuito a una donna residente nel Comune di Trecate o ad un'associazione femminile o gruppo informale di donne avente sede legali o operativa nel Comune che si siano distinte per essere promotrici di iniziative in tutti gli ambiti, dall’economia alla cultura, dall’ambito sociale a quello artistico e creativo, per contribuire a dare visibilità agli sforzi e alla creatività di donne, quale fonte di ispirazione per altre donne nel rendersi sempre più protagoniste attive nella Comunità Trecatese e, più in generale, nella nostra società.»
Le proposte per l’assegnazione del riconoscimento possono essere presentate entro il 25 febbraio da ogni Consigliere e Assessore comunale, da ogni cittadino e da ogni associazione trecatese, tramite consegna al protocollo del Comune o invio a mezzo email all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. A corredo della proposta dovrà essere allegata idonea documentazione a supporto della candidatura (documenti, pubblicazioni, articoli di giornale, pagine internet,...)
Le proposte verranno valutate da un'apposita Commissione che assegnerà il riconoscimento per l'anno in corso. Il nominativo della vincitrice verrà reso pubblico con una cerimonia che si terrà annualmente, in occasione dell’8 marzo - Giornata Internazionale della Donna e durante la quale verrà consegnata una pergamena ricordo, sulla quale sarà riportata la motivazione del riconoscimento.
«Abbiamo deciso di scegliere la giornata dell'8 marzo quale occasione per ringraziare tutte le donne per il loro impegno nella vita sociale e familiare - concludono Binatti e Cigolini - oltre che per invitare alla riflessione sulla condizione femminile in generale.»